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| IL PROFUMO DELL'ERBA
Quel siciliano dalle gambe storte mi fece un'entrata da dietro che definire assassina era un eufemismo.
Ruzzolai per qualche metro fermandomi con la faccia sul terreno di gioco.
Rimasi li...immobile con la testa immersa tra i fili d'erba.
Mi tornó in mente mio padre...di quando decidemmo di creare un piccolo "prato inglese" nel giardino di casa.
Be quel letto d'erba fatto da papà era talmente morbido che i pomeriggi d'estate, dopo infinite gare ai calci di rigore, ci dormivamo sopra insieme e quel profumo d'erba fresca ci coccolava nel sonno.
Ecco... avevo dimenticato quel profumo e di quanto mi mancasse.
Avevo dimenticato del tempo passato senza dire ti voglio bene a Papà.
Pensai che quella sera lo avrei chiamato...
Rimasi li con la testa affogata tra erba e pensieri.....
"Oh ciociaro...tutto bene?..che volo che hai fatto minchia....scusami!!!!"
"Tranquillo siculo...mi hai fatto un grande regalo invece...poi ti spiego"
Ci stringemmo la mano e mi tirò su.
Gli strizzai l'occhio
"Piacere Fabio."
"Piacere Gianluca"
Edited by Fabiongio (FABBIONE) - 10/3/2017, 09:11 |
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| IL FANCIULLINO
Per il secondo anno consecutivo mi accingevo ad allenare la categoria dei pulcini del mio paese.
Ero tornato a vivere dopo un po di anni bui.
L’emozione che sapevano trasmettermi quei calciatori in miniatura era incredibile, non l’avrei cambiata per nulla al mondo.
“mister mi insegni la rabona”
“mister hai visto che gol Messi”
“mister mi faccio i capelli come Ronaldo"
”mister vieni sabato alla mia festa di compleanno, mister “faccio 7 anni” sono grande, a mamma e papá ho chiesto il pallone delle serie A come regalo, però voglio che vieni pure tu!!!
Mai avrei pensato che ci potesse essere qualcosa di meglio.
Quel giorno, al campo, agli allenamenti, mia moglie con i miei due piccoli marmocchi mi guardavano da fuori la rete di recinzione;
la solita mia strizzata d’occhio era ricambiata dal gesto del bacio lanciato da lontano;
i piccoli si sbracciavano, ”ciaoooo Papaaaaá”.
Mi si avvicinò con aria seria e mi disse che era arrivata una raccomandata dall'Inghilterra.
Andammo nella foresteria e ci sedemmo al tavolo.
I marmocchi si rincorrevano tra i tavoli.
Aprii la busta lentamente.
"Che c'è scritto amore?"
"Il vecchio mister Gio vuole che lo raggiunga in Inghilterra, guarda leggi"
Ci guardammo negli occhi
"Cara che devo fare?"
I suoi occhi si riempirono di orgoglio e mi diede per l'ennesima volta la dimostrazione di quale grande donna era.
"Caro eri una promessa del calcio e hai dovuto rinunciare ai tuoi sogni per colpa di quel brutto male."
Gli occhi si fecero lucidi
5 anni Caro! 5 anni hai lottato..."
Le presi le mani
"Abbiamo lottato... Abbiamo"
Me le strinse forte
"5 anni hai lottato per superare quella malattia, a 23 anni eri sulla bocca di tutti e di colpo hai dovuto rinunciare a tutto"
"Ma come faccio? Ci sei tu, Ci sono i nostri figli, i miei ragazzi del pallone."
"Caro non è la prima volta che stai un po' di mesi fuori per lavoro, i piccoli capiranno e poi tu lo sai, ti seguirei in capo al mondo, vediamo come va...l'Inghilterra non è male"
L'occhio stavolta me lo strizzò lei.
"...e vedrai i tuoi pulcini saranno contenti di avere il mister che gioca nella patria del calcio"
E così fu...
"Mister voglio la maglia di Ibrahimovic"
"Mister in Inghilterra ci sta Conte"
"Mister vinci...vinci..siamo tutti con te"
"Mister riportami il pallone dell'Inghilterra"
Mai avrei pensato che ci potesse essere qualcosa di meglio...e invece c'era.
Avrei affrontato questa nuova esperienza con loro nell'anima, con la loro gioia e quella spensierata incoscienza\innocenza che mi aveva riempito il cuore in così poco tempo.
Oggi quel bambino che correva dietro al pallone ero di nuovo io.
Edited by Fabiongio (FABBIONE) - 7/3/2017, 21:07 |
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| Io e Andrea (Elpibedecava) ci siamo accordati per lunedì sera alle 22:30
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169 replies since 6/10/2011
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